risposta

c'è chi sembra credere che si dovrebbe aver qualcosa di "intelligente" da dire quando si scrive... evidentemente io sono la prova del contrario!

forse perchè le cose "intelligenti" da dire le agisco e le dico,
mentre nella scrittura da sempre mi rifugio, mi nascondo, mi trasformo, mi emoziono.

indelebile

che rabbia scriverne ancora.
dapprima tremai, poi capii.

ebbi paura: un saluto qualunque?!
come tra chiunque?!
convenevoli convenzioni?!

piuttosto gli avrei porto la mia anima nuda sul palmo di una mano...
il silenzio è forse l'unico modo per non perdere tutto?
tra i sentieri isolani i ricordi più reconditi sempre più lontani riposano...

che ogni attimo insieme rimanga congelato là dov'è (stato).
indelebile.

Sorprendersi

Ogni volta che sto per partire immagini di altri viaggi, di libri e di film (frammenti reali, sognati o da me girati mentalmente) si susseguono creando aspettative in cerca di disconferma.
Tutto ciò che appare nuovo e diverso è inevitabilmente affascinante.

gettata nel mondo

Avrei tante cose da raccontarti, da condividere con te.
Sto sbocciando, lo sento chiaramente.
Sto ritrovando i pezzi del puzzle
ed insieme ad essi la fiducia nella verità.*
Paura e speranza che le mie parti più autentiche
trovino legittima cittadinanza in me.

*poco importa sia tutt'altro che assoluta, funziona!

"Perchè, sa, è sempre così con i ricordi,
non si è mai sicuri".
D.K.
Auguri! Senza di voi non ci sarei mai stata...

Orhid and Shkodra



Prizren










lost in crna gora

...looking together in the same direction

"I promise to make u happy"
Dear...this really isn't the point.
Everyone may love each other looking in their eyes...but

"The people usually loss the others
because they feel stifled...
you loss everyone
because they feel too free"

Thanks to B., Thanks to P.

life out of balance

voglia di esplorare terre e popoli sconosciuti, voglia di (ri)conoscere le proprie radici,
voglia di andare lontano, voglia di coltivare il senso di appartenenza,
voglia di sentirsi liberi, voglia di lottare per ciò in cui si crede,
vado, vado, voglia di andare...
Resto.
(per ora non c'è abbastanza da lasciare)

passano gli anni

sto cambiando pelle, senza che il sole l'abbia bruciata.
continuo a ritornare, anche senza consapevolmente volerlo.
non ricordavo fosse questo il luogo in cui giocai con l'aquilone bucandomi i piedi con le spine sul prato dietro la spiaggia di baratti.
oggi piove, piove incazzato proprio, piove forte sulla pelle, piove da fare male addosso.
eppure sento una profonda tenerezza avvolgermi e proteggermi da tutto ciò.
pedalo senza sosta sotto quella pioggia. niente deve essere cancellato, solo trasformato.
sto cambiando pelle, senza che il sole l'abbia ancora bruciata.

un grazie speciale a M. che aveva iniziato a farmi conoscere la mia terra (e non solo).
ne sento ancora oggi la presenza.

Spaesamento

Il viaggio più affascinante è un ritorno.
Per vedere un luogo occorre rivederlo.
Conoscere è spesso, platonicamente, riconoscere:
l'emergere di qualcosa magari ignorato sino a quell'attimo
ma accolto come proprio.

Crudeltà e immoralità del viaggio:
si guarda al mondo con curiosità e desiderio di conoscenza,
sempre attratti dalla vanità della fuga,
cedendo alla tentazione dell'irresponsabilità,
coinvolti marginalmente, più da spettatori che come attori.

Grazie a tutti i compagni di viaggio, solitudine compresa.

Finally: a beautiful regression

I was getting older...when I realized that I really don't wanna give up on my dreams...
I dream a world without border, without bad rules, without power inequalities...
a world full of love, in which anyone may feel free, safe and fulfilled...
where it's possible crying just for happiness...
and the time passes slowly and it is always enough.
I love dreaming, I need it and I believe in our imagination...

Brandelli di vite fatte a brandelli. E dopo?

Giovanissima, gracile, di rara bellezza, dai tipici tratti somali.
Ha attraversato con la sorella mezzo continente a piedi, poi dalla Libia
sola andata, prezzo da business class per una barchetta di cartone.
"Il viaggio è stato lunghissimo: tanta fame, tanto stanca, tanto sporco e sono tanti, tantissimi sono morti!", mi racconta ridendo, "Comunque io ce l'ho fatta!"
Saltella oggi, F., dallo sguardo pungente e col sorriso smagliante.

"Dall'Afghanistan in Europa siamo rimasti in tre, non ricordo quanti siano morti, eravamo davvero tanti...è stata dura arrivare in Turchia, ma è proprio attraversando questa, stipati nel camion, che ci siamo decimati.
Poi via mare, chiuso in una cella frigorifera che attraccati ad Ancona è stata messa in funzione...
Ma sono arrivato, ce l'ho fatta. Ormai solo."
Ora rischia di essere rispedito in Grecia (...), che ne sarà di lui?
Maledetta convenzione di Dublino.

Con quegli occhi di una profondità abissale,
con quelle spalle larghe, quella saggezza che irradia tutt'attorno.
Viaggio dell'orrore, nell'orrore.
Ma anche lei, M., ce l'ha fatta. 
Oggi ha l'AIDS, 
ha un bambino, 
e ha soprattutto la forza, il coraggio, la pazienza di sopportare tutto questo.

Vomito

. Tutto, anche la vita.
e nessun senso di colpa,
cari psicologi,
solo un sublime senso di liberazione e di vuoto.

Opposizione Curiosità Innovazione

...il nostro obiettivo è decostruire ogni Cultura o Società
per liberare ogni individuo da qualsiasi appartenenza,
perchè l'identità non è altro che il Sistema difensivo
che le persone soffrendo costruiscono per non soffrire.

RiTornare

Ho sempre fatto molta fatica a tornare indietro.
Diciamo pure che non sono mai riuscita a farlo veramente,
un po' per l'idea che sia comunque impossibile, 
un po' per la paura che invece lo sia...ma di certo non come si immagina...

Insomma, stavolta un passo in questo senso lo farò.
Tornerò in un luogo abitato da vari fantasmi, 
anche per tentare di ri-conoscerli,
non senza ansia, certo, ma colma di desiderio.

Poi spero sarà più facile, 
senza più quegli spettri,
lasciarsi il passato alle spalle
o meglio
costruire su quel passato qualcosa che guardi nuovamente al futuro.

ConFondersi

...credo che per comprendersi sia necessario identificarsi 
e per identificarsi bisogna essere disposti ad abbandonare i propri confini per farli coincidere con quelli dell'Altro.

Purtroppo sembra che la maggior parte della gente abbia paura di perdersi e di non ritrovarsi più...

Ringrazio tutti coloro che con-fidandosi con/di me mi fanno sentire una testimone privilegiata delle loro straordinarie vite, solitamente inter-rotte per essere continuate.

Fiducia, Appartenenza, Partecipazione

...era passato solo una anno...eppure era tutto già così lontano e lei era già così diversa...

"Pensavo che le trasformazioni fossero finite, invece mi sembra di essere condannato a vivere molte vite in una...

Oggi mi sento più sereno...ma provo anche un'intensa nostalgia... 
A volte penso che essere lei fosse paradossalmente più facile. 
Trovo estremamente faticoso essere normale."

Un immenso grazie ad A.T. e ai nostri giochi di riflessione nelle notti di comunità.

Dreaming in war time


Torino 2009
Da mesi ha il cuore di gesso e le viscere di vetro...
Sopravvive continuando ad ascoltare ciò che provano gli altri, intorno a sè...
Ma non sente più niente per se stessa.

Grazie V.C.

Quale cura?

"...non sarai molto capace di imporre regole e limiti..., però fai proprio venir voglia di vivere!"

O.N.

Perchè?

dato che giustizia e verità non sono di questo mondo...

non rimane che impersonare il propio carnefice...

e ritrovarsi ad essere quello che non avresti voluto mai

(e, a tratti, soffrire per questo)

IncontrarSi

Deviò dal corteo di protesta per dirigersi verso di lei, che iniziò discorsi sconnessi su "Aurora" che gli aveva scorto in tasca, si seguirono l'un l'altra, senza esitare, come si fossero già conosciuti, come avessero entrambi saputo cosa volevano in quella Torino ricoperta di neve ormai sporca...
"Ma cos'è che fai tu?"
"Io?! -sorrise lei- Aspetto il 18..."
Salì sul tram e sparì, senza sapere nulla di lui.

Minacciava spesso di andarsene..."a scopo dimostrativo", dicevano tutti...

L'aveva detto anche a me, a causa di un mio errore, di una mia mancanza, una indelicatezza...
Avevo paura, perchè io gli credevo..."sei la solita ingenua, ti lasci sempre manipolare", gli stessi...

se n'è andato con l'arrivo della primavera. io l'ho saputo un mese fa, per caso.
e nel mio egoismo più bieco, mi sono ritrovata a pensare che almeno avesse smesso di soffrire.

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L'hanno spogliata di tutta la sua merda.
Quella merda che raccoglieva per strada, che accumulava meticolosamente nella sua stanza, che costituiva il suo mondo...privato, magico, affettivo...ricco di significati...

Ora è tutto pulito, in ordine, sobrio e scialbo come piace a voi.

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Quando anzichè essere spettatrice/ore della mia identità eterogenea lascerò emergere tutte le mie voci senza paura di essere fraintesa/o, allora potrò iniziare a ricercare la "mia" felicità

va da sè che non possa essere un percorso individuale

(auto)distruttività

si attaccava sempre solo a chi le faceva del male...poi,
ciclicamente, faceva terra bruciata attorno a sè...

60 anni dopo...che fare?!

Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti de-gli uomini, delle donne, de* transgender.

...al di là che i suoi anni si sentono e qualche modifica potrebbe essere apportata...
possibile che punto per punto tali diritti vengano violati in qualche (ogni?!) parte del mondo?
basta guardarci intorno.

Buon Compleanno.
ALLORCHE' SI INTERVIENE IN UN MONDO INTERCONNESSO SI E' SEMPRE IN UNA CERTA MISURA INAUTENTICI...

L'IDENTITA' E' CONGIUNTURALE, NON ESSENZIALE.

dis-continuità

"...si tratta dunque di un accumularsi di perdite,
in cui ogni volta si ri(m)piangono anche le lacrime precedenti..."

"...e ogni recisione dimostra la mancanza di testimoni per se stesso."

grazie A.T.

come dentro

in silenzio. solo i suoni della città.
e una luce accesa. per contemplare la sua opera migliore:
distrusse una ad una tutte le sue tele,
provando un sottile piacere, di-struggendosi

non solo chè si sentisse lacerare, anzi: così
li ritrovava, i suoi pezzi, tutti fuori.
InterScorre tra una risposta silente e l'assenza di risposta...
un abisso? Sembrerà certamente ancora una non-risposta.

Maledetta musica.
Si ri-univa con se stessa attraverso lui.

da oggi una signora Bici abita il mio cortile...

...e mentre i sogni sembrano farsi sempre più piccoli e realistici,
c'è ancora qualcuno che sorprendentemente ritorna...

grazie caro.
come se cadesse grandine su un focolare all'improvviso, talvolta certi colori nostalgici sovvertono il mio disordinato equilibrio...

oltre la dia-gnosi

"perchè io dottoressa non ho mai preso la vita come un gioco..."

"...alla fine mi trovo bene nella mia normalità all'infinito!"

"amarsi è aiutarsi inconsapevolmente"

M.S.
"La gioia più superba mi regalano quelle monadi schizofreniche quando si incrociano in mia presenza...(Lo sapessero...)"

...è "solo" magia...

Sono stata "ribattezzata" scheggia impazzita nel frattempo...ma alla fine ce l'ho fatta...:
ho un indirizzo!!! (davvero dura la vita per i lavoratori a turni senza fissa dimora!)

...e devo ammettere che la massima bellezza della felicità (nonchè la massima resistenza al suo raggiungimento) consiste nel divenire consapevole di esserlo...

(...quanto è bella la mia nuova casetta torinese, quanto bella è...)

p.s. grazie a tutti per l'ospitalità...
p.p.s. sala con divano-letto presente... vi aspetto!!!
si può ricercare ciò che si considera inesistente?
e ci si può credere davvero?